Poveri e precari: si chiude un anno difficile per la Ciociaria

Economia - L'sos lanciato da Azione: "La fine del 2024 ci porta i dati dell'INPS sul mercato del lavoro in provincia di Frosinone, che mostrano un'evidente fase di difficoltà provinciale, con i nuovi contratti 2024 superiori a quelli del 2023 ma il 59% a tempo determinato"

Poveri e precari: si chiude un anno difficile per la Ciociaria
di autore LeggoCassino.it - Pubblicato: 30-12-2024 16:54 - Tempo di lettura 2 minuti

"La fine del 2024 ci porta i dati dell'INPS sul mercato del lavoro in provincia di Frosinone, che mostrano un'evidente fase di difficoltà provinciale, con i nuovi contratti 2024 superiori a quelli del 2023 ma il 59% a tempo determinato. Una precarizzazione del lavoro che rende più difficile progettare il proprio futuro, in un quadro di difficoltà in aumento per il sistema produttivo.  E la Legge di Bilancio 2025 del Governo Meloni, approvata in Parlamento, ha certificato la più grave sconfitta per la provincia di Frosinone: l'esclusione dalla ZES, a vantaggio delle province limitrofe: Caserta, Isernia, L 'Aquila, dove imprenditori, commercianti, professionisti, trovano un sistema di finanziamento, di snellimento burocratico, di vantaggi amministrativi, che da noi non esistono".

Così in una nota la Federazione Provinciale di Azione, che con il segretario Antonellis spiega: "Una grave responsabilità assunta dai partiti di centrodestra, che non hanno voluto modificare il perimetro di applicazione dei vantaggi ZES, nel momento che non solo la nostra economia di base è in difficoltà ma anche i grandi gruppi industriali segnano il passo, con Stellantis a Cassino come l'emblema di questa situazione critica. E già vi sono i primi segnali di gruppi industriali presenti in Ciociaria interessati ad investire nelle province limitrofe, dove trovano una loro importante convenienza economico-finanziaria. 

Ora assistiamo ad una corsa da parte di Amministratori Comunali, e di esponenti politici di centrodestra, per entrare nel perimetro della ZLS, emanazione della Regione Lazio, che definisce alcuni vantaggi per i soggetti economici: un panno caldo per nascondere la grave sconfitta della ZES. Si vorrebbe fare credere che avere una 500 è simile ad una Ferrari.

Se il centrodestra provinciale ha la forza politica per far cambiare idea al Governo Meloni siamo convinti che tutta politica provinciale andrebbe in sostegno di tale ipotesi. Però basta vendere fumo ai cittadini, a chi investe e rischia, spacciando la ZLS come sostitutiva della ZES, parliamo di due mondi lontani". 





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