Bene la Tav, ma non si dimentichi l'odissea dei pendolari della tratta Cassino-Roma

Politica - Il 2024 è stato un anno nerissimo, il 'Comitato per la liberazione dei diritti dei cittadini e dei doveri delle istituzioni' chiede che l'Alta Velocità non penalizzi i tanti viaggiatori della linea convenzionale. Il consigliere comunale Andrea Vizzaccaro chiama in causa l'assessore Ghera: "Si faccia promotore di un tavolo di confronto con le associazioni coinvolgendo i pendolari"

Bene la Tav, ma non si dimentichi l'odissea dei pendolari della tratta Cassino-Roma
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 03-01-2025 13:05 - Tempo di lettura 2 minuti

"Nei giorni scorsi si è discusso animatamente della possibilità di una fermata ad Alta Velocità a Cassino o in provincia di Frosinone, un tema di grande importanza per il territorio. Tuttavia, mentre si accendono i riflettori su questa prospettiva, è fondamentale non dimenticare le esigenze delle migliaia di pendolari che ogni giorno utilizzano la linea ferroviaria FL6 Cassino-Roma per recarsi al lavoro o a scuola".

A mettere in guardia sul tema è il 'Comitato per la liberazione dei diritti dei cittadini e dei doveri delle istituzioni' che in una nota evidenzia: "Il 2024 è stato un anno particolarmente difficile per i pendolari della FL6. Ritardi cronici, lavori sulla tratta e problemi di coordinamento con i treni ad Alta Velocità hanno messo a dura prova chi ogni giorno dipende da questo servizio. Un caso emblematico è rappresentato dal treno ad Alta Velocità delle 6:05 del mattino, che frequentemente accumula ritardi, causando a cascata disservizi sui treni regionali delle 6:08 e delle 6:18. Questi ritardi si traducono in conseguenze concrete per i pendolari: arrivi tardivi sul luogo di lavoro, necessità di utilizzare permessi, e una crescente frustrazione. Le migliaia di persone che utilizzano quotidianamente i treni regionali chiedono con forza un servizio più affidabile e attento alle loro esigenze".

“È positivo - prosegue il Comitato - discutere di una fermata ad Alta Velocità a Cassino, che potrebbe rappresentare un valore aggiunto per il territorio. Tuttavia, questo non deve avvenire a scapito dei pendolari, che rappresentano la maggioranza degli utenti della linea ferroviaria. Occorre trovare un equilibrio e garantire che le esigenze di tutti i viaggiatori vengano considerate". Il Comitato chiede alle autorità competenti e a Trenitalia di: mgliorare la puntualità e il coordinamento tra treni regionali e treni ad Alta Velocità, per evitare i ritardi a catena che penalizzano i pendolari; investire nella manutenzione e nell’ammodernamento della linea ferroviaria FL6, per ridurre i disagi dovuti ai lavori sulla tratta; ascoltare le esigenze dei pendolari attraverso tavoli di confronto che permettano una pianificazione del servizio più inclusiva. I pendolari della FL6 sono una risorsa fondamentale per il tessuto economico e sociale del territorio. Garantire loro un servizio ferroviario efficiente e puntuale è una priorità che non può essere messa in secondo piano. La fermata ad Alta Velocità deve essere un'opportunità per tutti, non un nuovo motivo di divisione o disagio.

LA NOTA DI VIZZACCARO

Sul tema concorda anche il consigliere comunale Andrea Vizzaccaro, che spiega: "Si è chiuso, da pochi giorni, un anno nerissimo per i tanti pendolari che da Cassino ogni mattina, raggiungono la Vapitale. I viaggi, molto spesso, si sono trasformati in vere odissee. Numerose le criticità: dai tempi di ripartenza post scioperi, alla pulizia e al decoro dei convogli, passando per i ritardi, al carente a volte inesistente servizio sostitutivo in caso di guasti o di interventi programmati, arrivando alle carenze infrastrutturali. Insomma, la lista è lunga, così come i disservizi che nell’ultimo anno sono stati quasi quotidiani e con essi i disagi per i pendolari.

In questo contesto, appare davvero inspiegabile la totale assenza della Regione Lazio, basti pensare che mai sono state convocate le associazioni dei pendolari, almeno per sapere se si ha la giusta percezione dei disservizi e quali siano i provvedimenti che si intendono adottare per un cambio di rotta non più procrastinabile. Inoltre, sarebbe stato giusto rendere edotta l’utenza sui dati relativi alla qualità del servizio (quanti treni arrivati in orario, quanti nelle fasce dei pendolari).

Alla luce di quanto accaduto nei mesi scorsi, è auspicabile che l’assessore Ghera si faccia promotore di un tavolo di confronto con le associazioni dei pendolari, coinvolgendo da subito Trenitalia per un’analisi delle criticità e per valutare i più idonei provvedimenti da porre in essere, nell’interesse di centinaia di cittadini, lavoratori, studenti, malati che quotidianamente, per ragioni diverse, hanno la necessità di raggiungere Roma.





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