Opinioni - Potrebbe rappresentare una grande occasione di rilancio dell’attività della Regione Lazio sia come candidato del centrodestra che del centrosinistra. Un moderato che esprime concetti e valori condivisibili non necessita di una particolare etichetta politica
Il liberalismo solidale di Einaudi, quello sociale del Partito d’Azione ed il popolarismo di Sturzo nel riaffermare la centralità della persona. Questo è il riferimento ideologico di Carlo Calenda e finalmente si parla di riferimenti ideologici che sono la linfa della politica, allora do il benvenuto a Carlo Calenda nella Democrazia Cristiana, perché questi sono stati da sempre i principi valoriali della DC e su questi principi oltre che su quelli della libertà, dell’atlantismo e dell’europeismo che è stato costruito un Paese libero, il 5 Paese più industrializzato al mondo. Mi sembra che Calenda possa egregiamente rappresentare in pieno questi valori.
Calenda è un ottimo interprete di quella cultura di moderatismo che riusciva a dire cose serie, sensate, anche forti senza dover necessariamente denigrare l’avversario politico.
Ho scritto qualche anno fa che se fossi stato un elettore del Comune di Roma, lo avrei votato, perché Calenda esprime concetti chiari e del tutto condivisibili sull’industria, sulla giustizia, sulla sicurezza, esprime concetti di buonsenso etc.
Voterei molto volentieri per un Calenda candidato alla Presidenza della Regione Lazio senza soffermarmi sui confini politici, potrebbe rappresentare una grande occasione di rilancio dell’attività della Regione sia come candidato del centrodestra che del centrosinistra. Un moderato che esprime concetti e valori condivisibili non necessita di una particolare etichetta politica.
Vedrei bene un Calenda nel centrodestra che per rappresentare insieme a Forza Itali ed a Noi Moderati il vero centro dello schieramento politico nazionale; lo vedrei in difficoltà a sinistra dove sarebbe costretto a confrontarsi con culture ed idee troppo distanti dal suo pensiero e sarebbe mortificato dai numeri.
Calenda non può essere sciupato da un sistema elettorale che ti costringe a stare da una parte o dall’altra, è una risorsa per il Paese e permanendo questo sistema elettorale potrebbe essere un ottimo Presidente della Regione Lazio.
Articolo precedente
Pd verso il congresso, prime scintille. L'appello di CardarelliArticolo successivo
Da Piedimonte a San Nicola La Strada: folle inseguimento in A1