Autonomia differenziata e diritto alla salute: una sfida all'uguaglianza

Attualità - Oggi la rubrica 'Cittadinanza e Democrazia' si occupa dell'articolo 32 della Costituzione Italiana e il futuro della salute in Italia tra regionalismo e diritti costituzionali

Autonomia differenziata e diritto alla salute: una sfida all'uguaglianza
di autore Antonella Delle Donne - Pubblicato: 31-01-2025 09:29 - Tempo di lettura 2 minuti

L’art. 32 della Costituzione fa rientrare la salute tra i diritti fondamentali dell’individuo e interesse della collettività garantendo cure agli indigenti. Quali aspetti di questa enunciazione ritroviamo nella realtà quotidiana?

Purtroppo le cure del sistema sanitario nazionale non sono offerte in maniera uniforme sull’intero territorio nazionale neanche se si tratta di livelli essenziali delle prestazioni.

La situazione si preannuncia peggiore per il futuro guardando la legge sull’autonomia differenziata. Alle prestazioni rese dallo Stato in modo omogeneo si contrappongono i poteri attribuiti autonomamente alle singole Regioni.

Interrogativi si pongono non solo sul piano giuridico, ma in termini di costi economici. Le Regioni che potranno trattenere più entrate a livello locale ne avranno meno da quello centrale. Si rende, pertanto, difficile offrire uguali servizi per tutti i cittadini con rischio di far saltare anche il meccanismo di perequazione previsto dall’art. 119 Costituzione.

Tale meccanismo è in linea con i principi proprio di uno Stato democratico in primis quello dell’uguaglianza?

Per dirci cosa ne pensi scrivi a: redazione@leggocassino.it





Articoli Correlati


cookie