Cronaca - L'uomo, già imputato per maltrattamenti e stalking, rischia ora di finire nuovamente a processo per appropriazione indebita. Tutti i dettagli
Sottrae il cellulare dell’ex moglie al figlio per spiare la donna: un uomo a rischio processo. I fatti si sono verificati all’ombra della millenaria abbazia di Montecassino e vedono come protagonista una famiglia della città martire i cui genitori da anni sono separati. Dopo alcuni anni insieme, infatti, la giovane donna ha trovato il coraggio di denunciare il coniuge per i continui maltrattamenti in famiglia. L’uomo è imputato anche per stalking e atti persecutori sempre nei confronti della ex coniuge.
I guai giudiziari per lui, e l’odissea per lei, non vedono però ancora la fine, nonostante la donna da ormai alcuni anni stia cercando di farsi una nuova vita con un nuovo compagno. Con l’ex coniuge resta però il legame del figlio, che diventa anche lui protagonista inconsapevole di quanto accaduto di recente.
Proprio mentre il ragazzino era a casa del padre e aveva con sé il telefono cellulare della mamma, l’uomo approfittando di una disattenzione del figlio si è impossessato dello smartphone ed ha installato un app ‘spia’ per controllare la sua ex moglie. Di cosa si tratta? Una semplice applicazione ad uso di molti smartphone, denominata ‘Family man’ che consente di monitorare i movimenti del possessore del cellulare.
Da quel momento in poi, dunque, semplicemente dando uno sguardo al suo smartphone, sincronizzato con quello della ex tramite tale applicazione installata di nascosto, l’uomo è riuscito a tenere sotto controllo tutti i movimenti della donna e a controllarla con maggiore facilità.
La donna poco dopo si è accorta dell’app installata sul suo smartphone, a sua insaputa. Ha quindi deciso di recarsi alle forze dell’ordine per raccontare l’accaduto e sporgere formale denuncia. L’uomo, già gravato da guai giudiziari ed imputato per i reati di maltrattamenti in famiglia, stalking e atti persecutori sempre nei confronti della ex coniuge, ora rischia di finire nuovamente a processo: dovrà rispondere del reato di appropriazione indebita dal momento che si è impossessato di nascosto dello smartphone dell'ex coniuge.
L'udienza preliminare per decidere in merito alla richiesta di rinvio a giudizio era stata inizialmente fissata per questo mese di febbraio ma è stata rinviata a causa di un difetto di notifica. Il procedimento comunque va avanti e non è escluso che l’uomo possa ritrovarsi nuovamente nelle vesti di imputato.
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