Nazionale - L'iniziativa del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sottolinea l'importanza di dare voce ai bambini e agli adolescenti, come sancito dalla Convenzione ONU. A Cassino, il 12,65% della popolazione è under 14: una riflessione sull'educazione all'ascolto
Oggi, 9 aprile 2025, è la prima Giornata Nazionale dell’Ascolto dei Minori, un’iniziativa voluta dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per promuovere la partecipazione attiva dei bambini e degli adolescenti nei processi decisionali che li riguardano. Un evento che si inserisce nel solco dell'Articolo 12 della Convenzione ONU sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza, che riconosce ai minori il diritto di esprimere liberamente la propria opinione su tutte le questioni che li concernono.
Certamente, la Giornata dell’Ascolto è un'occasione per riflettere sull'importanza di educare all'ascolto fin dalla giovane età. Basti pensare che secondo gli ultimi dati Istat (2022) la popolazione di Cassino conta 35.235 residenti, con un'età media di 45,14 anni. Nello specifico, la fascia d'età under 14 è composta da 4.453 individui, pari al 12,65% della popolazione totale. I motivi di riflessione su come prenderci cura dei nostri bambini e degli adolescenti sono molti.
Purtroppo, sono ancora troppe le volte in cui i giovanissimi sono esclusi dai processi decisionali che riguardano la loro vita, come se le loro opinioni fossero meno valide o non degne di considerazione. In realtà, è proprio attraverso il dialogo e l'ascolto che si costruisce una relazione sana e rispettosa, non solo tra genitori e figli, ma anche tra bambini e adulti in generale. Voglio sottolineare come, educare all'ascolto significa creare un ambiente in cui i bambini si sentano liberi di esprimersi, sapendo che la loro opinione conta.
Questo è fondamentale per la crescita emotiva e sociale dei più giovani, poiché li aiuta a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé e a comprendere che la loro voce è importante per il cambiamento. In un mondo che cambia rapidamente, dare ai bambini e agli adolescenti la possibilità di essere ascoltati contribuisce a formare cittadini responsabili e consapevoli, capaci di partecipare attivamente alla vita della comunità. In tutto questo che è stato detto, il rapporto genitori-figli gioca un ruolo cruciale in questo processo.
Educare all'ascolto, sia nel contesto familiare che sociale, è una pratica che va coltivata ogni giorno, affinché i minori possano sentirsi rispettati, compresi e coinvolti nella costruzione del proprio futuro. Un genitore che sa ascoltare il proprio figlio non solo lo aiuta a crescere in modo equilibrato, ma gli trasmette anche il valore del dialogo e del rispetto reciproco.
L’ascolto attivo permette ai genitori di entrare in sintonia con i bisogni, i desideri e le preoccupazioni dei figli, creando un clima di fiducia che facilita la comunicazione e il supporto nelle fasi delicate della crescita. Dunque, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con l’istituzione della Giornata dell’Ascolto, intende quindi sensibilizzare la società sull’importanza di coinvolgere i minori nelle decisioni che li riguardano.
Ciò non significa relegare i bambini e gli adolescenti al ruolo di semplici spettatori, ma riconoscere loro il diritto di essere attori protagonisti del proprio futuro, con tutte le responsabilità che ne derivano.
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