Le alte temperature e i due dell'opposizione a prescindere

Opinioni - Mario Costa, tirato ieri in causa nel corso dell'assise civica, replica con ironia a Evangelista e Sebastianelli: "Forse ci sbagliamo, ma l’impressione avuta è che i due siano andati in sala Di Biasio per fare essenzialmente casino. Il caldo eccessivo accumulato nel corso della giornata, come si sa, molto spesso può provocare insospettabili reazioni in chiunque"

Le alte temperature e i due dell'opposizione a prescindere
di autore Mario Costa - Pubblicato: 12-07-2024 15:26 - Tempo di lettura 2 minuti

Ieri il sole ha picchiato di brutto per tutta la giornata. La calura si è fatta sentire al punto da far boccheggiare anche all’ombra. E dobbiamo pure farci forza perché le previsioni per i prossimi giorni non sono confortanti: la temperatura salirà ancora, avvisano i climatologi.

Il caldo eccessivo accumulato nel corso della giornata, come si sa, molto spesso può provocare insospettabili reazioni in chiunque. Anche nelle persone solitamente assennate, facendo poi loro dire, pure in ambienti con i climatizzatori a palla, cose che, a mente fresca, non solo non direbbero ma neppure si farebbero passare per la capoccia

Deve essere stato quindi il caldo eccessivo incamerato nella giornata a fare un brutto scherzo a Peppe Sebastianelli. Durante un infuocato consiglio comunale, con un sole che batteva senza pietà sugli astanti attraverso i finestroni di un’aula “Di Biasio” assolata come non mai, il consigliere ha sostenuto che il sottoscritto e Peppino Moretti, in tempi lontani, con la loro opposizione avrebbero fatto perdere quattro miliardi (di vecchie Lire, ovviamente) per aver eccepito l’irregolarità di una commissione consiliare fatta immediatamente prima di un consiglio comunale.

Verrebbe da dire: che potere avevamo io e il “compagno” Moretti! Noi due, da soli, capaci di privare di un così sostanzioso finanziamento una maggioranza assoluta capeggiata da furbacchioni, (in)degni eredi dei forchettoni di antica memoria, con il grosso di fessacchiotti al seguito.

Nonostante tutti gli sforzi, non riusciamo a recuperare traccia dell’episodio riferito da Sebastianelli. Ci viene il dubbio che l’abbia furbescamente buttata lì nel maldestro tentativo di evidenziare il senso di responsabilità suo (e dei due amici dello schieramento). A differenza della presunta irresponsabilità altrui. A meno che lungo il percorso della memoria non abbia preso in buona fede una sbandata bella e buona. Facendo così in qualche modo la stessa amara esperienza di quel tizio il quale, al buio di una stanza, nell’affannosa ricerca di una candela, si ritrovò in mano qualcosa di simile. Che però, a prima botta, scambiò, suo malgrado, per una candela.

Non ci si meravigli più di tanto: capitano nei consigli comunali talvolta – anzi da un po’ di tempo in qua troppo spesso - pure “produzioni” di tal tipo.

Quel fantomatico finanziamento di 4 miliardi andati in fumo sarebbe dovuto servire – stando al verbo di Sebastianelli - per un parcheggio a Montecassino. Dove, da sempre, si parcheggia comunque senza eccessivi problemi.

Quanto al Consiglio comunale di ieri sera, forse ci sbagliamo, ma l’impressione avuta è che un paio di consiglieri di una delle due opposizioni, di quella “a prescindere” (chiamiamola così), siano andati in sala Di Biasio per fare essenzialmente casino.

Ma questa città, civile ed evoluta, ha bisogno di tutt’altro e si aspetta senso di responsabilità. Da tutti i componenti della sua massima assise. Nessuno escluso.

Ma su questo torneremo. Forse.





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